Tra miti e leggende se ne erano perse le tracce, ma il Pozzo di San Patrizio esiste davvero, o, per meglio dire, esiste davvero il luogo dove si credeva ci fosse la porta che conduce direttamente agli inferi, ma oggi sappiamo all’incirca perché e come probabilmente è andata la cosa.
Il posto considerato la porta dell’inferno trova su di un’isola nel piccolo lago di Lough Derg in Irlanda ed è inaccessibile perchè l’ingresso al pubblico è stato chiuso dalla Chiesa definitivamente nel 1780, per impedire ai pellegrini di tentare di valicarla, la ragione era che fin dal 1190, quando un monaco cistercense del XII secolo, Enrico di Saltrey, scrisse il “Tractatus de Purgatorio Sancti Patricii” nel quale ne descriveva l’esistenza legata alla vita di San Patrizio, vi era stata una sorta di assalto che creava disordini e non portava con sé nulla di buono.
Ma anche prima i pellegrini vi si recavano in massa, tanto che aveva già subito due chiusure, una nel 1497, imposta da papa Alessandro VI, ed una nel 1632 ad opera di Sir James Balfour e Sir James Stewart per conto del governo irlandese.
PELLEGRINAGGI MODERNI: IL PURGATORIO DI SAN PATRIZIO
Aperto o chiuso il pellegrinaggio è sempre stato incessante ed ancor oggi permane nonostante l’inaccessibilità a quello che è comunemente definito il Purgatorio di San Patrizio. Il periodo maggiore di affluenza si ha generalmente a partire dalla fine del mese di maggio, fino al 15 di agosto per la festa dell’Assunzione di Maria, ed è un pellegrinaggio molto severo, di tre giorni ed aperto solo ai pellegrini di almeno quindici anni di tutte le religioni, purchè in buona salute e in grado di camminare e stare in ginocchio senza aiuto.
IL POZZO DI SAN PATRIZIO DI LOUGH DERG
Tutto ha inizio da una leggenda, quella che vuole che San Patrizio, patrono dell’Irlanda, fosse scoraggiato dai dubbi di chi voleva convertire, che gli dicevano che non avrebbero creduto ai suoi insegnamenti fino a quando non avrebbero avuto una prova sostanziale.
San Patrizio aveva allora pregato Dio di aiutarlo a correlare la sua Parola con qualcosa di pratico per ottenere più facilmente la conversione del difficile popolo irlandese. Fu allora che Dio gli avrebbe rivelato l’esistenza di una profonda buca nel terreno, che chiamò Purgatorio, cos’ che, mostrando loro questo luogo, le persone avrebbero creduto alle sue prediche perché finalmente potevano vedere loro stessi lesistenza delle gioie del cielo e delle pene dell’inferno.
Che lo si chiami purgatorio o pozzo si tratterebbe di una cavità davvero profonda, così profonda da non finire mai e da qui l’espressione Pozzo di San Patrizio per indicare una cavità senza fine, ma data la scarsità di documentazione sul quinto secolo in Irlanda, non è sorprendente che non vi sia alcuna prova che San Patrizio abbia mai visitato Lough Derg alimentando il sospetto che leggenda non abbia alcun fondamento, mentre tutto quello che sappiamo dalle antiche testimonianze dei primi pellegrini sopravvissuti alla visita è che, quando la grotta fu chiusa, il suo ingresso doveva misurare solo sessanta centimetri e che si riferivano a essa come una caverna, una cantina o una fossa chiusa nella quale, una volta all’interno, si trovava una breve discesa di circa sei gradini.
Le descrizioni dei pellegrini sostengono che la grotta era divisa in due parti: una prima parte lunga all’incirca 3m, probabilmente alta abbastanza solo per poterla percorrere in ginocchio, ed una seconda nicchia lunga circa 1,5m che si sviluppava dopo una svolta, ma dal momento che il sito non è mai stato scavato, non possiamo contare su altre e più precise descrizioni, tuttavia sulla base di altri scavi archeologici sembra chiaro che questa fosse probabilmente una struttura molto antica, alcuni hanno suggerito fosse un sotterraneo, un luogo per stivare colture e animali, anche se le dimensione riferite della grotta renderebbero la cosa molto improbabile.
LETTERALMENTE, UN VERO PURGATORIO
Ma descrizioni imprecise a parte, la cosa più probabile sembra essere che in fondo si trattasse solo di una sorta di sauna dove attraverso la diffusione rituale di fumi medicinali prodotto dalla combustione di alcune piante aromatiche produceva sulle persone un effetto allucinante ed afrodisiaco, giustificando in questo modo anche il nome “Purgatorium” dal significato originario latino di luogo per la pulizia e lo spurgo, davvero molto simile nel concetto ad una moderna sauna, inoltre la nozione moderna di “purgatorio” come luogo di punizione nell’aldilà non è stato di uso comune fino al XIII secolo.
Alla fine la grotta “senza fondo” sarebbe stata solo un arcaico luogo dove le persone si recavano per la guarigione fisica e spirituale attraverso estasi mistiche e grandi sudate, prima ancora che il posto venisse associato a San Patrizio, nel XII secolo, come luogo per la guarigione strettamente spirituale.
Oggi il Pozzo di San Patrizio è diventato un comune riferimento a qualcosa senza fondo, senza fine, e che normalmente impegna enormi risorse ed energie senza però raggiungere mai l’obiettivo ed in questo senso è davvero la porta dell’inferno e persino molto più che un semplice viaggio del cactus…
Per info:
Sito dell’isola di Lough Derg
Ente del turismo irlandese