“È la prima volta che inauguro qualcosa che non son bene cosa sia”.
Questa frase, attribuita al funzionario zurighese che lo stava inaugurando, era destinata a diventare famosa in Svizzera, infatti da qual momento in poi lo sviluppo di quella cosa strana non si è più fermato: si trattava del primo “Percorso Vita” o “Vita Parcour”.
La nascita di questa idea è davvero bizzarra, fu infatti la Società di ginnastica di Wollishofen, nel Canton Zurigo, che d’estate teneva i suoi allenamenti sempre all’aperto, ad iniziare ad utilizzare materiale trovato nei boschi per gli allenamenti, alberi caduti cui appoggiarsi o piccoli tronchi come attrezzi ginnici.
L’idea piacque molto e la società produsse un nuovo concetto di fitness che però dava molto fastidio alla guardia forestale, la quale, trovando sempre più spesso sui sentieri materiale lasciato dal passaggio degli atleti che doveva essere rimosso, rivolse varie lamentele alla città. Così, per continuare ad esercitarsi evitando il problema, furono apposte installazioni fisse sul percorso evitando gli ingombri e l’inutile lavoro della forestale.
Sponsor dell’operazione fu la compagnia di assicurazioni Vita (da cui il nome) alla quale fu dedicato il primo percorso, inaugurato il 28 maggio 1968 nei boschi del quartiere di Zurigo nel quartiere di Fluntern.
Da allora il percorso vita non ha smesso di piacere: nella sola Svizzera sono oggi 500 i percorsi classificati e controllati dalla Fondazione Vita, che si occupa spesso anche della loro manutenzione, e l’idea del percorso ha travalicato i confini della nazione sbarcando ovunque nel mondo e sviluppandosi molto per adattarsi alle differenti esigenze di età e di forma fisica dei suoi frequentatori.
Oggi i percorsi si trovano ovunque e quando non sono dei veri e propri Percorsi Vita si trovano almeno delle piazzole dove poter eseguire degli esercizi quasi sempre guidati da un pannello indicatore.
AL PASSO CON I TEMPI
Come può un concetto nato nel 1968 resistere intatto fino ai giorni nostri?
Non è un po’ demodé fare ginnastica come i facevano i nostri nonni nella palestra della scuola?
Assolutamente no, il concetto del Percorso Vita si è evoluto con la società e si è continuamente aggiornato e modernizzato, inizialmente per accontentare differenti tipi di utenti, con indicazioni differenti in base ad età, peso, forma fisica ed attitudine sportiva, o anche per adattarsi alla richiesta di intere famiglie che hanno fatto dei percorsi un modo differente di vivere la natura insieme per finire persino con percorsi adatti ai cani in modo da permettere ai padroni di allenarsi senza separarsi da loro. Ma non è tutto, i più moderni percorsi sono accompagnati da applicazioni per i telefonini, per cronometrare le prestazioni ed interagire con i braccialetti per il fitness anche attraverso codici a barre riportati sui pannelli delle differenti tappe e zone attrezzate.
TUTTI PAZZI PER LA VITA
Ma se il concetto viene rivisto continuamente per adeguarsi alle nuove tecnologie e ai nuovi principi medico scientifici e sportivi, va detto che proprio queste caratteristiche ne producono il successo e l’espansione.
In Svizzera, a Zurigo, dove il Percorso Vita è nato, sono ormai frequenti le lamentele per le lunghe code ed i bizzarri ingorghi nella foresta di Käferberg davanti alle varie infrastrutture del Percorso Vita sul quale gli appassionati si mischiano ai professionisti specialmente nei week end.
I personal trainer locali scelgono questa modalità di allenamento perché per i loro clienti «è un piacere allenarsi in mezzo alla natura e un diversivo al centro fitness o alla sala attrezzi.».
Secondo molti allenatori piacciono molto gli anelli e gli attrezzi tradizionalmente inusuali anche al coperto e le varianti proposte inventando persino esercizi nuovi.
In Svizzera, ma anche nel resto del mondo, sui percorsi più evoluti, «power station», reti wireless ed altre utilità accolgono chi li affronta integrando le spiegazioni sulle tavole a ciò che propongono i propri smartphone o tablet dopo aver scannerizzato gli appositi codici QR, un nuovo modo di fare della vecchia e buona ginnastica al passo con i tempi e completamente gratis.
QUALCHE CONSIGLIO PER I PRINCIPIANTI
Se non avete mai frequentato un Percorso Vita oppure è molto tempo che ci andate, ricordate per prima cosa di scegliere l’abbigliamento giusto con scarpe da ginnastica che offrono sostegno al piede, che attutiscono i colpi ed accompagnano i movimenti oltre ad indumenti comodi, funzionali e adatti alla corsa.
Prima di affrontare il percorso il riscaldamento è obbligatorio: camminate un paio di minuti per sciogliere i muscoli, saltellate e fate piccole corse senza che manchi mai il fiato, terminando con un po’ di stretching, ma solo finché si sentono tirare leggermente i muscoli.
Durante il tracciato camminate a ritmo moderato tra le varie tappe scegliendo inizialmente un Percorso Vita breve, mentre sui quelli lunghi fate attenzione a non sovraffaticarvi prima di aver acquisiti un adeguato allenamento.
Mai strafare ed alla fine un altro po’ di stretching per sciogliete di nuovo i muscoli e rilassarli.