Cosa sapete di Mata Hari? Fu la più famosa spia olandese, dal fascino irresistibile, condannata a morte e chi ha in programma un viaggio “orange” dovrebbe davvero visitare il Museo Fries a Leeuwarden. Del restro la sua vita ha ispirato numerosi produttori cinematografici ed è stata il simbolo del declino dell’Europa di quel periodo.
A un secolo dalla scomparsa della spia più bella e sexy di tutti i tempi, il museo ha iniziato a raccontare per la prima volta la vita di questa intrigante icona: la storia di Margaretha Geertruida Zelle, nata proprio in questa città a Leeuwarden e trasformata nella famosa danzatrice Mata Hari all’inizio del XX secolo. Durante la Prima Guerra Mondiale fu arrestata dai servizi segreti francesi perché sospettata di spionaggio e successivamente giustiziata. Più di 100 oggetti collezionati in Olanda e all’estero sono stati raccolti ed esposti a Leeuwaarden. Tra questi, una selezione di documenti militari francesi recentemente desecretati.
Il 13 marzo 1905, Mata Hari fece il suo debutto come danzatrice nella biblioteca del Musée Guimet. Partendo da Parigi, conquistò i teatri di tutta Europa: da Roma a Berlino, da Vienna a Madrid, e divenne presto famosa per le sue liaisons con amanti e ammiratori benestanti e influenti. Il 13 febbraio 1917, i servizi segreti francesi la arrestarono dopo un periodo di pedinamenti. Al termine di un processo durante il quale rilasciò dichiarazioni contraddittorie, il tribunale per i crimini di guerra la dichiarò colpevole e la sentenza di condanna a morte fu inevitabile. I documenti legali relativi al caso Mata Hari sono stati tenuti sotto chiave presso gli archivi militari di Vincennes negli ultimi 100 anni. Rapporti sulla sua attività, trascrizioni delle udienze e prove chiave, come i telegrammi intercettati di un diplomatico tedesco a Madrid, forniscono una panoramica completa del processo a Mata Hari. Questi reperti saranno resi pubblici per la prima volta nel Fries Museum in occasione della mostra.
Donna e madre
Il museo illustra ai visitatori i momenti cruciali della vita di Margaretha attraverso oggetti personali: una raccolta di poesie, pagelle scolastiche e scritti della stessa Mata Hari che raccontano un’infanzia felice a Leeuwaarden. Oggetti acquisiti di recente, lettere e fotografie gettano nuova luce anche sul ruolo che Margaretha ebbe come donna e madre nelle Indie orientali olandesi. Un album mostra come tenesse traccia della crescita del figlio Norman e della figlia Non. Margaretha fu attanagliata per anni dal dilemma: restare accanto alla figlia o proseguire la propria carriera a Parigi? Una donna moderna e al contempo romantica, una donna di inizio secolo, una donna che riassume in sé e nella sua storia tutte le contraddizioni del Novecento.
Dopo la morte, Mata Hari e le sue imprese entrarono nella leggenda, rendendola icona di stile, sex symbol e femme fatale. La sua vita è stata oggetto di innumerevoli libri, ha da sempre stuzzicato l’immaginazione di molti appassionati in tutto il mondo, e molte star si sono cimentate nell’interpretazione del suo ruolo sul grande schermo: da Greta Garbo a Sylvia Kristel e Marlene Dietrich. Il Fries Museum possiede una notevole collezione dedicata a questo intrigante personaggio, e si è avvalso di prestiti concessi, tra gli altri, dai National Archives di Londra, dal Musée Guimet di Parigi, dall’archivio militare di Vincennes, dalla Bibliothèque Nationale de France, dall’Archivio Nazionale dei Paesi Bassi e da diverse collezioni private. Un viaggio alla scoperta della tumultuosa vita di Margaretha Geertruida Zelle. Un viaggio nel Novecento. Info su www.friesmuseum.nl