Lo straordinario fungo del deserto

Il deserto, si sa, è luogo di miraggi, non solo oasi inesistenti e rose che non sono vere rose, pochi lo sanno, ma in esso si possono trovare anche dei funghi… che non sono veri funghi.

Il Pholisma Sonorae è una pianta da dall’aspetto davvero strano, comunemente nota come “sandfood”, che potrebbe essere tradotto con “cibo di sabbia”, è una delle piante da fiore più bizzarra del Nord America.

Emergendo dalle dune sabbiose, il suo fiore ha uno stelo carnoso che si estende circa due metri sotto la superficie ed emerge in superficie con una piccola escrescenza di forma arrotondata o ovata e che da lontano, quando viene spazzata via dal vento una quantità sufficiente di sabbia, somiglia in tutto e per tutto ad un fungo.

Come molti fiori si manifesta preferibilmente ad inizio primavera, quando la testa rotonda apparentemente fungina si popola di piccoli fiori larghi un centimetro di colori che vanno dal rosa al viola con i margini bianchi.

Ma come può sopravvivere sulle dune sabbiose una pianta del genere?

La prima cosa da sapere è che il suo habitat è principalmente il deserto della California e meno frequentemente altrove nel Nord America occidentale, dove le dune sono sabbiose, ma certamente più stabili e meno mobili delle più conosciute cugine sahariane, quindi più adatte a consentire una proliferazione anche solo temporanea di qualche specie arborea, in ogni caso si tratta di una pianta molto precaria e proprio per questo considerata in via di estinzione e pur essendo una pianta la Pholisma Sonorae manca del tutto di clorofilla, quindi, per sopravvivere, si attacca alle radici di vari altri arbusti del deserto per ottenere sostanze nutritive.

Si tratta quindi di una pianta parassita, ma, incredibilmente, le piante che la ospitano non sembrano venir afflitte dall’infestazione da Pholisma diventando talvolta persino più pesante delle loro piante ospiti.

Il segreto di una tale situazione potrebbe risiedere nel mutualismo e non solo nel sistema parassitario, ovvero quando l’ospite soffre troppo della su presenza il parassita cede nutrienti così da mantenerlo in vita e poter continuare a fruirne, data anche la scarsità di ospiti su cui contare.

Questa, che al momento è solo una teoria dei botanici, risolverebbe il mistero, mentre è quasi conosciuto il sistema particolare di come le piante siano in grado di trovare la radice ospite persino quando è sepolta in profondità nella sabbia, infatti la Pholisma Arenarium, una specie strettamente imparentata e che mostra un comportamento parassitario simile, lo fa inviando “radici pilota” circa 60 centimetri sotto la superficie della sabbia che, quando raggiungono le vicinanze di un arbusto ospite, emettono speciali apparati radicali che si collegano e penetrano nella radice dell’ospite, assorbendo i carboidrati e gli amminoacidi prodotti dalla fotosintesi dell’arbusto ospite.

Tutta la via della pianta si svolge per lo più sottoterra ed anche i suoi semi viaggiano spesso sotto la superficie, sfruttando il lento ma continuo movimento delle dune di sabbia, mentre altre volte vengono trasportati dalle formiche mietitrici e dai roditori che scavano nelle dune sotto gli arbusti ospiti.

Il Pholisma Sonorae si trova solo in poche località nelle dune di Algodones nel sud-est della California, nell’adiacente Arizona e nelle dune di sabbia di El Gran Desierto a Sonora, in Messico.

Le tribù di nativi americani erano solite mangiare il loro gambo carnoso, crudo o arrostito su un falò.

Credit Center for Plant Conservation National Headquarters 15600 San Pasqual Valley Rd. Escondido, CA 92027-7000 link

 

Fonti: Wikipedia / waynesword.palomar.edu / www.centerforplantconservation.org