Pochi se ne accorgono, ma nel duomo di milano c’è un grande orologio, in realtà si tratta di un calendario astronomico, ovvero di un indicatore della posizione del solo rispetto ai giorni ed alle stagioni, ma segna anche il mezzogiorno solare e la posizione degli astri nel giorno di osservazione, insomma, una meridiana a camera oscura.
Se avete spesso visto delle meridiane solari sulle facciate degli edifici e non sapete cos’è una meridiana a camera oscura sarete sorpresi, ma è esattamente il suo opposto, ovvero un indicatore che invece di proiettare un’ombra su una superficie, ne proietta una raggio di sole.
La grande differenza è che mentre la meridiana solare indica le ore del giorno, la meridiana a camera oscura ci indica ad una data ora, di solito a mezzogiorno, in che giorno dell’anno ci troviamo e tutte le informazioni ad esso relativa, come il segno zodiacale ed, appunto, la posizione degli astri.
Questa installazione è solitamente più grande di una meridiana solare e be si presta all’uso sotto portici od all’interno di edifici dove attraverso un foro nel muro si lascia trafilare un raggio di sole che illumina un punto del pavimento.
Questo punto, rilevato ogni giorno alla stessa ora, varia nelle stagioni, formando in un anno una specie di ellisse sulla quale trovano posto le varie indicazioni, così che quando tocca la linea disegnata allo scopo si sa che ore sono ed in quale giorno dell’anno ci si trova.
La meridiana a camera oscura del duomo di Milano è disegnata sul pavimento sulla parte sinistra ed è talmente grande che i più ci passano sopra distrattamente senza notare troppo la differenza della geometria delle decorazioni pavimentali ed anche quando le notano non si soffermano troppo, ma è davvero una grande attrazione i cui numeri sono impressionanti, vediamoli di seguito insieme alla sua storia:
La Meridiana che si trova all’interno del Duomo di Milano fu costruita nel 1786 su richiesta del Regio Imperiale Supremo Consiglio di Governo che la chiese agli astronomi dell’Osservatorio di Brera e fu realizzata dagli astronomi Giovanni Angelo De Cesaris e Guido Francesco Reggio.
Un curiosità, alla fine dello stesso anno fu introdotto con un’ordinanza un nuovo sistema per misurare il tempo detto “degli orologi alla francese”, dividendo il giorno in due parti di 12 ore ciascuna e con il mezzodì corrispondente al passaggio del sole sul meridiano locale, per osservare il quale la meridiana del Duomo era fondamentale e per questa ragione venne posizionata nella prima campata che permetteva un facile accesso dei cittadini senza disturbare le funzioni religiose, inoltre da sopra la volta era possibile vedere simultaneamente la meridiana e la specola dell’Osservatorio di Brera facilitando il trasferimento delle misure che ai tempi avveniva in modo visivo tra le due installazioni.
Il foro gnomonico, o stenopeico, venne ricavato all’altezza di 23,8 m nella volta della prima navata meridionale trovandosi immediatamente di fronte ad un problema: la larghezza della chiesa non era sufficiente a contenere tutta la linea meridiana e non era possibile praticare un foro più in basso a causa dello spessore della facciata così si rese necessario far risalire la linea meridiana sulla parete settentrionale e permettere la lettura anche nei mesi invernali.
Per tracciare la linea meridiana furono utilizzate le misure della Specola di Brera, che potevano determinare il mezzogiorno con una incertezza inferiore al quarto di secondo, e per trasmettere l’informazione del passaggio del sole al meridiano per fissarlo sul tracciato fu usato lo sparo di un cannone piazzato sulla Torre del Filarete del Castello Sforzesco, a qualche centinaio di metri di distanza.
Dopo il restauro avvenuto nel 1976 si è potuto stabilire che la riga della meridiana risulta spostata in senso orario di soli 7” rispetto al meridiano passante per il punto verticale, confermando la precisione dell’esecuzione e la stabilità dell’opera nel tempo.
Il diametro del foro gnomonico è di 25,2 mm che proietta un punto su di una riga di ottone incastonata nel pavimento larga 15 mm che è stato calcolato ha uno spostamento rispetto al Nord geografico compreso in soli 2 mm e, tenuto conto delle diverse velocità di rotazione della Terra nei vari periodi dell’anno, il Sole attraversa la riga con 3 s di ritardo da aprile ad agosto e con 1 s di ritardo a gennaio e a novembre, mentre intorno all’equinozio e al solstizio invernale l’asse della Meridiana coincide esattamente con il Nord geografico.
Se tutte queste verifiche confermano che la meridiana del Duomo di Milano è una delle più precise al mondo, attenzione però, se abbiamo stimolato la vostra curiosità e deciderete di andare a vederla di persona, ricordate di farlo intorno al mezzogiorno solare, altrimenti cercherete invano il punto luminoso, infatti non si tratta di un puntatore laser e dal profondo foro sulla facciata i raggi filtrano solo quando sono in asse ad esso, come in un tubo, ragione per cui la macchia luminosa è visibile sul pavimento solo per un breve intervallo di tempo prima e dopo aver attraversato la linea meridiana.