Speciale pozzi: i più belli sono in questa nazione

By Aak47 - Own work, CC BY-SA 4.0, link

Anche se in fondo si tratta solo di un buco nel terreno, i pozzi per la raccolta di acqua non sono tutti uguali, alcuni sono minimalisti, altri solo funzionali, i più tradizionali hanno un muretto di protezione utile anche ad installarvi un argano per il sollebamento dei secchi, e poi ci sono pozzi che sono davvero spettacolari, in Italia ne abbiamo uno, il pozzo di Orvieto, che per la sua profondità qualcuno chiama anche di San Patrizio confondendolo con il vero pozzo di San Patrizio sull’omonima isola in Irlanda, ma dove i pozzi sono davvero incredibili è in India.

L’India stupisce per molte cose, la popolazione più nomerosa, i matematici migliori, la suddivisione in caste che ancora resiste, le meravilgie dei palazzi dei marajà e non ultimo per la creatività, infatti è proprio in questa nazione che ci sono i pozzi forse più belli al mondo, almeno tra quelli antichi, sono i tradizionali pozzi a gradini.

Questo tipo di pozzi sono importanti nella storia dell’India, sia per la loro enorme capacità di immagazzinare acqua da fornire alle persone, che per la loro bellezza architettonica con cui sono stati realizzati.

L’idea di fondo che ne ha portato alla progettazione era quella di consentire il loro riempirsi durante le stagioni piovose per poi essere gradualmente svuotati per il fabbisogno quotidiano delle persone, ragione per cui nel progettarli dovevano consentire un facile accesso sia all’acqua, tramite una serie di terrazze a cascata, che alle persone, tramite le gradinate, indipendentemente da quanto alto o basso fosse il livello dell’acqua ancora in essi.

Ma le parole non sono molto in confronto alle immagine, vediamo insieme alcuni di questi pozzi considerati i più belli dell’India.

 

1. Chand Baori, Abhaneri, Rajasthan

Il Chand Baori è forse uno dei pozzi a gradini più conosciuti al mondo, situato nel villaggio di Abhaneri vicino a Jaipur, nello stato indiano del Rajasthan, è certamente uno dei più profondi ed ampi dell’India.

Deve il suo nome al suo costruttore, il re Chand di Abhaneri, e dalla parola Baori, nome dato nell’India occidentale ai pozzi.

Si ritiene fu costruito intorno al VII secolo anche se alcune fonti lo datano al IX secolo e serviva a risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico nei periodi di siccità fornendo un mezzo abbastanza comodo per raggiungere l’acqua.

All’internio della struttura si trovano 3500 stretti gradini che collegano 13 piani o livelli fino a raggiungere l’acqua alla profondità di circa trenta metri.

Una leggenda legata alla sua costruzione vuole che fu realizzato in una sola notte dagli spiriti.

Di fronte ai gradini si trova il tempio di Harshat Mata, Dea della Gioia e della Felicità, costruito nell’VIII secolo. La datazione di questo tempio sembra avvalorare la tesi che tempio e scalinata siano stati costruiti nello stesso periodo. Inoltre l’acqua era necessaria per le abluzioni rituali che dovevano essere eseguite dai fedeli prima di recarsi al tempio.

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2. Rani-ki-Vav, Patan, Gujarat

Rani Ki Vav significa letteralmente “Il pozzo a gradini della regina”, è un pozzo a gradini situato nella città di Patan nel Gujarat, in India, a poca distanza dalle sponde del fiume Saraswati.

Il suo nome è dovuto all’attribuzione della sua realizzazione a Udayamati, regina sposa del re Chaulukya dell’XI secolo Bhima I.

Il pozzo era scomparso perchè interamente interrato Interrato e fu riscoperto solo negli anni ’40 e restaurato negli anni ’80 dal Servizio Archeologico dell’India.

Fa parte, nemmeno a dirlo, del patrimonio mondiale classificato dall’UNESCO dal 2014.

Si tratta forse del migliore e uno dei più grandi esempi del suo genere perchè progettato come un tempio invertito per evidenziare la santità dell’acqua.

Il pozzo è diviso in sette livelli di scale con pannelli scultorei che contengono più di 500 sculture principali e oltre mille minori che combinano immagini religiose e simboliche.

Il suo stile architettonico è il Maru-Gurjara ed ha una profondità di oltre 28 metri.

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3. Agrasen Ki Baoli, Delhi

L’Agrasen Ki Baoli è noto anche come Akshay Ki Baoli e significa letteralmente il pozzo di Agrasen, un mitologico re indiano.

La struttura è lunga 60 metri, larga 15, profonda 20 e si trova a Nuova Delhi, in India, su Hailey Road, vicino a Connaught Place, Jantar Mantar, ed è un monumento protetto dall’Archaeological Survey of India (ASI) ai sensi dell’Ancient Monuments and Archaeological Sites and Remains Act del 1958.

Sebbene non siano noti documenti storici che dimostrino chi costruì il pozzo a gradini, si ritiene che sia stato originariamente costruito dal leggendario re Agrasen e l’architettura attuale suggerisce che sia stato ricostruito nel XIV secolo durante il periodo Tughlag o Lodi dal Sultanato di Delhi.

Il pozzo è aperto al pubblico tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:30.

La location è stata utilizzata per girare scene di vari film di Bollywood come il film di successo PK con Aamir Khan e Sultan con Salman Khan, è apparso anche nel thriller Sridevi del 2017 Mom e nel secondo episodio di The Amazing Race Australia 2 nel 2012.

Intorno al pozzo ci sono leggende metropolitane secondo cui il pozzo è infestato dai fantasmi.

By Ishankaul92 – Own work, CC BY-SA 3.0, link

 

4. Adalaj Vav, Adalaj, Gujarat

Il pozzo di Adalaj Vav si trova all’estremità nord-occidentale della cittadina di Adalaj, situata ad un’altitudine di 70 m, a circa 19 km (distanza in auto) a nord di Ahmedabad.

Secondo la tradizione locale, il principe indù Rana Veer Singh della dinastia Vaghela governò la regione verso la fine del XV secolo, tuttavia, il suo territorio fu attaccato da Mahmud Begada, il sovrano musulmano di gran parte del paese e nel conflitto Rana Veer Singh rimase ucciso.

Mahmud Begada fu attratto dalla sua bella e giovane vedova e volle sposarla, Rani Rudabai accettò a patto che fosse completata la costruzione del pozzo iniziata dal suo primo marito ad Adalaj, cosa che, secondo un’iscrizione che si trova sul posto, avvenne nel 1499.

Mentre Mahmud Begada (r. 1458–1511) è storicamente documentato come il sultano più importante del Gujarat, le altre persone appartengono alla leggendaria.

Con una lunghezza di circa 75 me una larghezza di circa 15 m, il pozzo a gradini di Adalaj è una delle strutture più grandi del suo genere ed è costruito in direzione nord-sud. Alla sua estremità settentrionale si trova il pozzo ottagonale, profondo circa 20 m e suddiviso in più livelli, al quale scende da sud una scala con più piattaforme.

Durante la stagione dei monsoni (ca. da luglio a ottobre) l’intero sistema di pozzi si riempiva d’acqua alla quale le donne potevano attingere senza troppi sforzi a livelli variabili ogni giorno.

Oltre alla funzione di approvvigionamento idrico il pozzo aveva anch efunzione sociale, su alcuni balconi, detti jharokhas, si trovano dei posti a sedere che permettevano ai visitatori, per lo più donne, di riposarsi e chiacchierare all’ombra nella fresca atmosfera della fontana.

Le pareti del pozzo a gradini, ma soprattutto i pilastri e le colonne dei vari piedistalli, sono decorate in modo molto molto dettagliato, ma si nota immediatamente la mancanza di figure di divinità e esseri viventi, suggerendo che il pozzo sia stato construito o completato in epoca islamica.

La tipica decorazione indù comprende pilastri a più livelli con motivi a brocca (kalasha) e fogliame traboccante altamente stilizzato, rosette solide o a ventaglio, ghirlande e campanelle appese a catene, i pochi motivi figurativi includono elefanti e leogrifi (vyalas), che si vedono spesso nei templi indù.

L’intera ricca ornamentazione corrisponde più a quella di un edificio sacro indiano che a quella di un edificio funzionale, e infatti numerose fontane e vasche templari in India godevano di una venerazione quasi religiosa.

By AnupGandhe – Own work, CC BY-SA 4.0, link

5. I Pushkarini di Hampi, Karnataka

I Pushkarini sono vasche sacre che si trovano accanto ai templi, ad Hampi, Karnata, si trova un classico pozzo a gradini indiano molto bello, seppur da molto tempo privato dei suoi padiglioni superiori, con la sua accattivante cascata di scale a forma di piramide ancora intatta conserva un fascino davvero speciale.

La maggior parte dei templi principali di Hampi ha un pushkarani costruito accanto, le vasche sacre erano legate a vari rituali e aspetti funzionali dei templi e delle persone che li circondavano e nell’antichità erano considerate dal popolo luoghi sacri al pari dei templi stessi.

Ancora oggi i pushkarani sono una grande attrazione per i turisti che visitano Hampi per esplorare le rovine dell’Impero Vijayanagara.

Info: https://www.karnataka.com/hampi/pushkaranis/

By Weldon Kennedy from London, UK – India 2015-87, CC BY 2.0, link

 

6. Rajon Ki Baoli, Delhi

Il Rajon Ki Baoli si trova nel Parco Archeologico Mehrauli, Jamali Kamali, nella zona Mehrauli a sud di Delhi, vicino alla Tomba di Adham Khan e alla moschea Gandhak Ki Baoli formando con essi un comolesso unico.

Il nome Rajon Ki Baoli deriva da “Rajbirs” o “Mistris”, il termine usato per indicare i muratori, assumendone il nome all’inizio del XX secolo a causa dei muratori che si stabilirono permanentemente nella zona.

La prima impressione che si ha visitando il monumento è che appartenga al periodo islamico medievale a causa dello scarno cortile circondato da una veranda con molti bellissimi pilastri ed archi realizzati nella tipica maniera dell’India settentrionale di quel tempo.

Il pozzo vero e proprio si trova al centro della struttura con gradini realizzati in modo tale che diventi più fresco mano a mano che si scende vicino ad esso.

Lungo il percorso si trovano decorazioni in stucco e nicchie per lanterne che alludono ad attività cerimoniali anche dopo il tramonto.

Fu commissionato da Daulat Khan, un importante funzionario del governo della dinastia Lodi di Delhi, nei primi anni del XVI secolo.

By Rupeshsarkar – Own work, CC BY-SA 4.0, link

 

7. Pozzo a gradini del tempio di Peralassery

Il pozzo si trova all’interno del tempio Sree Peralassery che si trova a Peralassery a Kannur, un famoso luogo di pellegrinaggio nella regione del Malabar settentrionale del Kerala.

La divinità principale venerata è il dio Subramanya ed è conosciuto per il culto dei serpenti che qui si pratica con uova di gallina come principali offerte del tempio.

Il pozzo è fonte di meraviglia per tutti i devoti che lo visitano e che spesso si tuffarsi al suo interno per un bagno considerato sacro e di buon auspicio.

Con la sua forma rettangolare, ha un’architettura imponente con innumerevoli gradini che conducono alla piscina da tutti e quattro i lati, la credenza locale è che nel giorno di Thulam Sankramam, l’acqua del Cauvery raggiungerà il pozzo del tempio.

Gli orari di visita sono alla mattina dalle 4:00 alle 12:30 ed alla sera dalle 16:15 alle 20:00.

By Vinayaraj – Own work, CC BY-SA 4.0, link

 

8. Karpur Baoli

Karpur Baoli è un serbatoio d’acqua di 1.200 anni annidato in una foresta ai piedi delle collinette retrostanti. Il suo nome è composto da due parole, karpur (कर्पूर) è una parola sanscrita che significa canfora o camomilla a seconda del contesto, e baoli significa serbatoio dell’acqua, il luogo è stato chiamato così per la tradizione di fare il bagno e bruciare la canfora in questo serbatoio d’acqua da parte dei pellegrini, o in alternativa l’essere un serbatoio d’acqua in mezzo a un giardino di camomilla, in ogni caso il leggero profumo simile alla canfora che emana a bodo acqua gli ha attribuito nel tempo presunte proprietà medicinali.

La gente del posto dice che in 1200 anni il livello dell’acqua in questo serbatoio non è mai scesa.

Il Serbatoio principale fa parte di un più ampio complesso di serbatoi d’acqua e templi sul lato settentrionale del luogo di pellegrinaggio indù della collina Ramagiri, noto anche come complesso Karpuravapi, ed è situato nel mezzo di un’area boschiva.

Un colonnato fa da cornice alla vasca ed alla sua estremità occidentale si trovano tre templi in pietra gravemente danneggiati.

Il Karpur vapi si trova a nord delle rovine del tempio Trivikrama dell’era Vakataka con pilastri quadrati di pietra grigia nel colonnato che hanno lo stesso stile e materiale di costruzione di quelli trovati a Vakataka a Ramtek suggerendo che che la cisterna faceva probabilmente parte di molti altri templi risalenti a prima del VI secolo dai quali sarebbero sono sopravvissute le rovine di Karpur Baoli.

Quata osservazione è significativa perché la su aconferma rende questo vapi (pushkarini) uno dei più antichi della regione centrale e del Deccan dell’India.

Di Ms Sarah Welch – Opera propria, CC0, link

 

9. Un pozzo a gradini elicoidale con 8 ingressi. Maharashtra, India

Quallo di Walur, piccolo villaggio dell’area di Selu Taluka nel distretto di Parbhani del Maharashtra, non è un grande ed impresssionante pozzo, ma può essere considerato davvero unico, di certo non è il solo a pianta circolare, ma con le sue otto scalinate a spirale non ha eguali, così, recentemente e forse anche per poterlo sfruttare turisticamente, l’amministrazione locale insieme agli abitanti del villaggio hanno intrapreso una campagna di pulizia e restauro nel tentativo di poterlo riportare all’antica gloria.

 

Certamente non finisce qui, se vi sono piaciuti questi pozzi, sappiate che non sono che una piccolissima rappresentanza dei numerosissimi stepwell, come sono chiamati localmente, presenti in India, per i più curiosi la pagina Wikipedia può fornire un primo aiuto (suggeriamo però la versione più complet ain inglese): https://it.wikipedia.org/wiki/Pozzo_a_gradini